Basket » 11/11/2012
Serie A: Enel Brindisi-Pesaro=72-55
Parziali: 13-8, 30-15, 53-35
Enel Brindisi: Viggiano 3, Robinson 8, Reynolds 20, Formenti 2, Fultz 2, Ndoja 8, Simmons 9, Pacella n.e., Porfido n.e., Zerini 3, Gibson 15, Grant 2. Coach: Bucchi
V.L. Pesaro: Cavaliero 8, Clemente 6, Barbour 9, Crosariol 9, Tortù, Flamini, Mack 17, Bryan 2, Amici, Hamilton 2. Coach: Ticchi
Arbitri: Mattioli, Lanzarini, Caiazza
Dopo la bella vittoria di Sassari, l'Enel Brindisi si conferma tra le mura amiche del PalaPentassuglia contro la Scavolini Pesaro. Una vittoria mai in dubbio, conseguita con una gara condotta costantemente in vantaggio e senza alcun calo di tensione. Bucchi ha utilizzato tutti gli effettivi a sua disposizione - tranne i baby Pacella e Porfido , offrendo a tutti un buon minutaggio individuale (dai 9 di Zerini ai 35 di Reynolds)
Adesso Brindisi può respirare in classifica con l'occasione di incrementare il bottino già da domenica prossima nella gara interna contro Montegranaro.
La gara:
L'Enel Brindisi parte con lo stesso quintetto di Sassari (Reynolds, Gibson, Viggiano, Robinson e Simmons), Pesaro risponde con Cavaliero, Barbour, Clemente, Crosariol e Flamini.
Brindisi parte forte: 5-0 e grande difesa con Simmons in evidenza sia come perno difensivo che d'attacco. Il primo canestro ospite arriva dopo oltre tre minuti. Dopo il terzo minuto la gara ha una battuta a vuoto - troppi errori al tiro -e si arriva al 5' con il punteggio basso di 5-2.
Pesaro passa in vantaggio (7-6) ma gli errori al tiro continuano a caratterizzare l'incontro. A fendere la retina ci riesce solo Reynolds che con due canestri consecutivi (tra cui una bomba) porta Brindisi sul 10-6 a 2'58''. Il match non decolla nemmeno nei minuti finali e Brindisi va al primo riposo sul 13-8. Il secondo quarto segue la stessa falsariga del primo con Pesaro che non riesce ad esprimere un gioco offensivo degno della massima categoria di basket (e non solo per la buona difesa biancazzurra).
Nemmeno gli ingressi di Mack, Hamilton e Amici riescono a rinvigorire la squadra di Ticchi mentre Brindisi ha un buon contributo da Ndoja, Zerini e Grant. Il punteggio resta comunque molto basso e si vive soprattutto di sprazzi di individualità. Pian piano i padroni di casa riescono a prendere un buon margine fino al +15 del riposo lungo (30-15).
Al rientro in campo Pesaro opera un break di 5-0 (con Barbour e Cavalerio) e Bucchi, dopo due minuti, chiama time-out per riorganizzare le idee. Brindisi si sveglia con una schiacciata di Simmons ma dall'altra parte Pesaro comincia a realizzare con una certa continuità. Il match - finalmente - decolla. I marchigiani si portano a -7 a 3'50'' ma due canestri di Reynolds e Formenti li ricacciano a distanza di sicurezza (46-33 a 1'52'' dal termine del terzo quarto). Nonostante le alchimie tattiche di Ticchi (che le prova tutte in difesa - con l'effetto di confondere i suoi più che gli avversari), Gibson e Simmons portano Brindisi al massimo vantaggio di +18 (53-35).
In avvio di ultimo quarto gli ospiti cercano di rientrare nel match (53-39) ma due canestri di Ndoja (tra cui una tripla) chiudono ogni velleità. E quando Reynolds ruba palla e si invola per il +21 (64-43) a 5'50'' dal termine il Palasport può esplodere. Gli ultimi minuti si giovano senza alcuna intensità e Reynolds (il migliore in campo) può incrementare il bottino per il personale ventello. Temina 72-55. |