S. Pietro V.co, 16/11/2013

Smaltimento amianto: il Sindaco Rizzo risponde a Ragusa

Ritengo che il Paese sia stato a dir poco avveduto nel non aver mai consegnato un ruolo Amministrativo al Consigliere Ragusa che da anni ormai siede nei banchi della opposizione ma, nonostante l’impegno profuso, nulla ha imparato dei meccanismi propri della macchina amministrativa.
Un Consigliere Comunale incapace di distinguere la sostanziale differenza esistente tra i capitoli di finanziamento di spese legate a servizi di manutenzione (pulizia edifici, verde pubblico etc. affidati da sempre a cooperative di tipo B) rispetto alle somme necessarie a cofinanziare un intervento specifico senza sguarnire la collettività da servizi essenziali, in un momento dell’esercizio finanziario in cui non è possibile effettuare modifiche sostanziali ai capitoli di spesa trattandosi di fine anno (la delibera è stata adottata il 30.11.2012 per un bando pubblicato praticamente nello stesso mese).
Allo stesso modo solo chi vive mondi lontani anni luce dalla realtà può pensare che una isola ecologica possa risolvere i problemi evidenziati da Ragusa: evidentemente poi per il consigliere comunale Ragusa sarebbe possibile conferire in una isola ecologica ….. amianto!
Di certo questi ha dimenticato che, sino al 2009, esistevano isole ecologiche nel nostro Comune che diventavano discariche incontrollate o punti di riferimento per piromani che, bruciando i cassonetti, immettevano nell’ambiente diossine.
L’Amministrazione attuale, invece, ha reso concreta una semplice scheda progettuale, il centro raccolta rifiuti, finanziato dalla Regione e cofinanziato dal Comune, con gara espletata e contratto sottoscritto con la società aggiudicatrice.
La soluzione assurda proposta da Ragusa, l’isola ecologica, è stata da tempo soppiantata dalla concretezza amministrativa del centro raccolta rifiuti che il prossimo anno sarà operativo e darà risposte concrete alle esigenze dei cittadini. Tutto ciò un consigliere comunale potrebbe saperlo leggendo le delibere e le determine adottate dall’Ente.

Ad ogni buon conto nella risposta data alla interrogazione proposta da Ragusa si chiarisce che la scelta tra le due linee di finanziamento possibili è stata dettata, da un lato, dalla possibilità di cofinanziarne solo una, dall’altro dalla necessità di ripulire dai rifiuti proprio il terreno sul quale si avvieranno i lavori di realizzazione del centro raccolta rifiuti ove tutti i cittadini potranno conferire.
Per cortesia qualcuno dotato di tanta pazienza e buona volontà, cerchi di spiegare questi concetti elementari al Ragusa (la finalmente ufficiale commistione in San Pietro V.co da sempre esistente tra PDL e PD meno elle, come qualcuno ama specificare, sia utilizzata anche a tali elevati e sociali fini) se si ha un interesse specifico in tal senso: allo scrivente poco importa raggiungere tale obiettivo, avendo la tranquillità di aver operato nell’interesse del Paese ottenendo, con le scarse risorse a disposizione, due risultati in uno!
Riporto di seguito il contenuto della mia risposta alla interrogazione di Ragusa:

“Riscontro la comunicazione prot. 6481 avente ad oggetto lo smaltimento amianto, e riscontro quanto segue. Occorre distinguere quanto previsto dalla delibera di G.R. del 7.3.2013 nr.356 pubblicata il 27.3.2013 da quanto di contro previsto con la Delibera di G.R. del 22.10.2012: quest’ultima ha ad oggetto l’utilizzo dei fondi ecotassa, la prima il programma Regionale per la Tutela dell’Ambiente con la ovvia conseguenza di prevedere modalità di intervento differenti.
Partendo cronologicamente dal più “vecchio” provvedimento, lo stesso contemplava diverse linee di azione, l’una (alla quale il Comune di San Pietro V.co ha partecipato), concernente il risanamento di aree pubbliche attraverso operazioni di rimozione rifiuti, l’altra riguardante la rimozione e smaltimento di materiali contenenti amianto.
La prima consentiva la partecipazione per i soli terreni comunali e prevedeva un finanziamento pari ad €.800.000,00 di fondi ecotassa ed un cofinanziamento del 30%, l’altra prevedeva un finanziamento complessivo pari ad €.600.000,00 e pari cofinanziamento rispetto alla precedente.
Dati i vincoli di bilancio le somme utilizzabili per il nostro Ente ammontavano a quelle inserite poi in delibera e pari ad €.12.233,39 per un intervento complessivo di €.40.777,97, per cui, non potendo partecipare ad entrambe le linee di azione, considerando le maggiori risorse stanziate e quindi la maggiore possibilità di finanziamento, si è optato per la partecipazione alla linea di azione poi finanziata.
Inoltre l’esigenza di concorrere alla predetta linea di azione derivava dalla necessità di procedere alla bonifica, tra gli altri, del terreno sito nella zona PIP ove dovrà realizzarsi il centro raccolta rifiuti, atteso che il quadro economico di finanziamento relativo al centro raccolta non prevedeva costi di bonifica, e, se non ci fosse stato il finanziamento eco – tassa, avremmo dovuto trovare risorse interne di bilancio per consentire alla ditta aggiudicatrice di avviare i lavori.
Nelle more, tuttavia, è partito il censimento dell’amianto (seppure in forma blanda) e sarà possibile, ricorrendo una serie di circostanze, concorrere ad altre forme di finanziamento riguardanti lo smaltimento dell’amianto.
E’ indubbio che qualsivoglia Amministratore sia ben lieto di avviare operazioni di bonifica ambientale, ma allorquando occorre fare riferimento all’utilizzo di risorse scarse è necessario effettuare scelte che consentano di ottimizzare le risorse in vista del raggiungimento di importanti risultati, ritenendo in tale ottica il centro raccolta rifiuti una opera di indubbia rilevanza.

COMUNICATO STAMPA PASQUALE RIZZO - SINDACO DI SAN PIETRO VERNOTICO