Brindisi,
01/03/2012
Enel: notificata la conclusione di indagini a 15 persone
I pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Myriam Iacovello, Sostituti Procuratori della Repubblica presso il tribunale di Brindisi, hanno notificato la conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 15
persone tra manager e dipendenti di Enel.
Le ipotesi di reato contestate concernono gli articoli del codice penale inerenti getto pericoloso di cose, danneggiamento aggravato e deturpamento di edifici. Le accuse non riguarderebbero eventuali danni alla
salute.
In particolare, si contesta la presunta mancata
adozione all’interno della centrale Enel di Cerano di misure
idonee alla diffusione delle polveri di carbone sulle colture e
sugli edifici circostanti.
Tra i soggetti interessati vi sarebbero Antonino Ascione, direttore dell’unità produttiva di Cerano, Antonino Craparotta, ex capo produzione di Enel, Calogero Sanfilippo e Luciano Pistillo, ex responsabili dell'unità di produzione della centrale Federico II e Vincenzo Putignano, ex capo centrale dell'impianto.
L'inchiesta avviata da tempo dal pool di magistrati della Procura di Brindisi si è avvalsa dell'operato degli agenti della Digos diretti dal Dott. Vincenzo Zingaro.
Nel 2008, gli stessi agenti, assieme agli uomini della polizia scientifica, erano stati sui terreni attigui alla centrale di Cerano per procedere ad alcuni prelievi allo scopo di avviare le analisi sull'eventuale presenza di sostanze atte a danneggiare la produzione.
Il 6 Ottobre 2010 la Procura di Brindisi aveva notificato 12 avvisi di garanzia ad altrettanti dipendenti Enel tra manager, responsabili di settore e di impianto.
"In merito alla decisione della Procura di Brindisi, Enel - si legge in una nota dell' azienda - nella piena convinzione di aver sempre operato nel rispetto delle leggi e nell' interesse della collettività, attende con fiducia i successivi sviluppi".
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