Brindisi,
22/07/2011
A.I.A. per Cerano: la delusione dei No al Carbone
Apprendiamo dalle note di stampa e dalle dichiarazioni del Presidente Ferrarese e del Vice Sindaco D’Attis che nella conferenza dei servizi decisoria si è dato il via libera all’Enel per l’AIA per la centrale di Cerano.
Come movimento No al Carbone siamo ancora una volta delusi e profondamente contrariati dalla modalità assolutamente passiva e evidentemente accondiscendente nei confronti dell’Enel tenuta dalle istituzioni locali Regione, Provincia e Comune sui tavoli per l’AIA e le Convenzioni.
In questi anni le istituzioni non hanno voluto obbligare l’Enel ad una trattativa seria per le convenzioni, con le quali ottenere una forte riduzione del carbone e misure compensative economiche per la città.
Hanno aspettato l’arrivo dell’Autorizzazione senza far pesare su quel tavolo le ragioni di una intera comunità. Hanno ottenuto che con questa autorizzazione l’Enel abbia ora effettivamente una posizione rafforzata sul tavolo delle convenzioni, per poter dire accontentiamoci di quel che otterremo.
Ma ancora più paradossale appare la vicenda legata all’AIA per la centrale Edipower. Il Presidente Ferrarese dichiara infatti che hanno chiesto una proroga di istruttoria perché se si fosse deciso ieri la centrale non avrebbe ottenuto le autorizzazioni.
Ma chiediamo e ci chiediamo ma non si era detto che quella centrale a carbone a Costa Morena doveva trasformarsi a gas o chiudere? Non era stato approvato un documento in consiglio provinciale che chiedeva ciò? Allora perché non si è preso atto della insostenibilità della centrale Edipower e avviata la sua chiusura subordinando l’AIA all’Enel con l’assunzione dei lavoratori dell’Edipower?
Ancora più inquietanti le notizie che giungono dal fronte giudiziario, mentre nei comunicati istituzionali si sbandierano opere di ambientalizzazione per la Centrale di Cerano si viene a concludere l’indagine Poison della guardia di finanza che vede coinvolta l’Enel con numerosi suoi dirigenti per lo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi in Calabria provenienti da tre centrali Enel tra cui Cerano.
Si parla di oltre 120 mila tonnellate di fanghi, rifiuti altamente nocivi per la salute, sversati in prossimità di terreni coltivati ad aranceti. Di fronte a tali notizie chiediamo alla magistratura brindisina di intervenire e fare chiarezza sulle modalità con le quali sono stati smaltiti in questi anni i rifiuti speciali della Centrale di Cerano . Si accertino le responsabilità. Si faccia sapere alla cittadinanza dove sono stati smaltiti le ceneri , i fanghi ed ogni altro tipo di rifiuto prodotto da Cerano.
Di fronte a tale situazione riteniamo sempre più urgente e necessaria una forte riduzione del consumo del carbone e una riconversione a gas della centrale di Cerano evidentemente sempre più incompatibile non solo sul fronte ambientale e sanitario con il nostro territorio.
COMUNICATO STAMPA
NO AL CARBONE - BRINDISI
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