Brindisi, 20/07/2011

No al Carbone: "propaganda Edipower inquina anche le menti"

Con somma gioia e soddisfazione apprendiamo del ragguardevole risultato raggiunto da alcuni studenti di Brindisi, invitati e premiati per il loro cortometraggio al prestigioso Giffoni Film Festival, autorevole vetrina internazionale del cinema per ragazzi. Travolti dalla felicità per questo fantastico avvenimento, veniamo a sapere inoltre che tutto ciò è stato possibile solo e soltanto grazie all’indefessa attenzione rivolta al territorio, all’ambiente, ed alla tutela delle giovani generazioni, da parte dell’azienda Edipower.
Il direttore del personale Luigi Caronni, attraverso un comunicato stampa dichiara fieramente: “Il progetto conferma l’impegno e l’attenzione di Edipower alle esigenze dei territori nei quali opera.” Ed aggiunge al culmine dell’orgoglio aziendalista: “ Ci facciamo promotori di una cultura orientata all’efficienza energetica e al rispetto dell’ambiente tra le nuove generazioni e cerchiamo di farlo attraverso iniziative sempre nuove e divertenti.” Che magnifica iniziativa! Che campioni di integrità! Che bel divertimento!
In preda ad un irrefrenabile entusiasmo, a fatica riusciamo a trattenere lacrime di sommo gaudio… Ma, ad un tratto, un malevolo dubbio si insinua nelle nostre teste ancora inebriate…
Ma questa Edipower, non sarà mica la stessa Edipower sotto processo per violazione delle norme ambientali? Non si tratta per caso di quella Edipower che per decenni ha movimentato milioni di tonnellate di carbone in una zona “a cielo aperto” a poche centinaia di metri dal centro abitato di Brindisi in spregio a qualsiasi norma di tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini? Non è per una futile coincidenza la stessa Edipower a cui è stato sequestrato dalla magistratura il carbonile scoperto e che è accusata di aver gravemente inquinato il suolo e la falda acquifera del territorio in cui viviamo?
Colti da un momento di sbandamento, ne approfittiamo per riflettere e per porci alcuni ulteriori quesiti.
Quanto ancora dobbiamo subire le assurde illazioni di questi signori? Possiamo ancora consentire che la falsità di queste operazioni di propaganda inquinino, oltre che i polmoni, anche le menti dei nostri figli, condannati ad ascoltare anche a scuola le assurde farneticazioni pronunciate da sedicenti esperti ambientali che continuano quotidianamente a violare tutte le norme e le convenzioni stipulate con le amministrazioni locali?
Il nostro appello va soprattutto ai nostri insegnanti, ai maestri ed alle maestre, ai professori di ogni ordine e grado: non contribuite a tenere viva questa assurda farsa! Difendete il senso di appartenenza a questo territorio! Spiegate a tutti gli studenti cosa è accaduto e cosa accade ogni giorno in questa città, violentata e assediata da grandi gruppi industriali per niente attenti alla tutela della salute pubblica.

COMUNICATO STAMPA NO AL CARBONE - BRINDISI