Brindisi,
01/03/2011
Associazioni: l'Emergenza Brindisi merita ben altra visita del Ministro"
In occasione della visita del Ministro Prestigiacomo per l'inaugurazione dell'impianto di CSS di Enel, le Associazioni ambientaliste della provincia di Brindisi hanno associazioni hanno voluto emettere un comunicato stampa, rivolgendosi direttamente al componente del Governo Berlusconi.
Signor Ministro,
le nostre associazioni le hanno chiesto un incontro in coincidenza con la sua venuta a Brindisi.
La risposta della Sua segreteria è stata sostanzialmente elusiva con giustificazioni che dimostrano la mancanza da parte del suo Dicastero della consapevolezza di quanto sia tragica la situazione ambientale di Brindisi.
Lei con l’inaugurazione dell’impianto Enel, per la cosiddetta cattura del CO2, finisce, di fatto, per avallare un’iniziativa pubblicitaria, uno dei tanti specchietti per le allodole che oramai non incanta nessuno.
L’impianto tanto osannato, per altro in fase sperimentale e quindi di dubbia efficacia, ridurrebbe le emissioni di CO2 in misura irrisoria e lascerebbe inalterate le altre pericolosissime emissioni tossiche e velenose, comporterebbe inoltre l’attuazione di un piano di trasporto, in lontani giacimenti petroliferi dismessi, estremamente oneroso nonché carico di problemi e di rischi per ulteriori consumi di energia ed emissioni tossiche.
Né farebbe venir meno la perdurante violazione del protocollo di Kyoto e delle conseguenti normative europee e nazionali sull’assegnazione delle quote di emissione di CO2.
Nella nostra situazione la necessaria riduzione di CO2 si ottiene solo con una rilevante riduzione del carbone usato.
L’area del nostro territorio subisce già danni gravissimi per l’impatto del polo energetico e del polo chimico, ed è tutt’ora esposta alla minaccia del rigassificatore alla quale si oppongono le Amministrazioni locali e la Regione Puglia.
Negli ultimi tempi si è poi scatenata una vera e propria “invasione barbarica” del fotovoltaico che richiederebbe normative differenziate per aree, come la nostra, che danno al paese un’enorme produzione di energia con costi umani e ambientali gravissimi.
Siamo quindi di fronte ad una vera e propria emergenza ambientale che va fronteggiata con una “vertenza territoriale” che vuole avere come protagonisti la nostra popolazione e le Amministrazioni locali al di là di ogni schieramento politico. Una situazione gravissima che ha trovato di recente piena conferma in un Documento di Scoping reso pubblico dall’amministrazione comunale nella fase della Valutazione Ambientale Strategica in vista del Piano Urbanistico Generale. Ed è proprio a questo riguardo che invitiamo l’Amministrazione comunale a rendere partecipe il Ministro Prestigiacomo del suddetto documento. Un atto proveniente da un ente territoriale che per altro, ad ulteriore conferma della gravità della situazione, ha emesso in questi giorni un’ordinanza per disporre l’interdizione di un’area di 50 ettari (Micarosa) per la presenza di elevati livelli di sostanze velenose.
Venire a Brindisi per inaugurare l’impianto pubblicitario dell’Enel senza rendersi conto della prospettata emergenza sarebbe, signor ministro un grave errore che la invitiamo ad evitare.
La preghiamo perciò di tornare subito nella nostra città con più tempo a disposizione per verificare personalmente quanto sta accadendo e rischia di accadere per adottare poi le necessarie misure.
Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Acli Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.
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