Ceglie M.ca, 16/11/2012
Lsu, CGIL: "il Sindaco riduce gli spazi della contrattazione"
Di seguito riportiamo integralmente una nota inviata da Giovanna Tomaselli (NIDIL – CGIL di Brindisi) e Grazia Solazzo (FP – CGIL Territoriale di Brindisi) al Sindaco, ai Consiglieri Comunali ed al Presidente della Delegazione Trattante del Comune di Ceglie Messapica.
Le scriventi organizzazioni sindacali della FP CGIL e NIDIL Territoriali di Brindisi sono venute a conoscenza che il Sindaco di Ceglie Messapica, in tema di privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico, in nome del ritorno al predominio ed alla autoreferenzialità della politica, tenta, in tutti i modi di ridurre gli spazi della contrattazione. A fronte, invece, di una crescita della povertà, di una disoccupazione dilagante che si attesta localmente attorno al 35% e per tutto ciò che riguarda la gestione dei lavoratori, continua, unitamente al suo esecutivo, ad adottare decisioni in palese violazione del Testo Unico dei dipendenti pubblici (D.L. 165/2001) e del contratto di lavoro vigente.
In questi giorni i cittadini cegliesi sono testimoni purtroppo di una grave decisione assunta dal Sindaco e dalla sua maggioranza contro i lavoratori socialmente utili (LSU), con la quale è stata negata ai predetti lavoratori l’integrazione oraria e rinunciato ai fondi messi a disposizione della Regione Puglia per aumentare la retribuzione degli stessi.
Per chi conosce bene la lunga storia di questi volenterosi lavoratori è abbastanza consapevole che per circa vent’anni, questi ultimi avrebbero comportato un doppio vantaggio: la garanzia dell’ottimale funzionamento dei servizi istituzionali e un “indebito arricchimento” a fronte di un onere irrilevante a carico del Comune.
Mentre in questi ultimi anni gran parte dei Comuni d’Italia provvedevano alla stabilizzazione di tutti gli LSU, l’attuale Giunta di Ceglie Messapica, con il tacito assenso anche dei Consiglieri di maggioranza, ha ritenuto opportuno non avvalersi del sostegno economico della Regione Puglia, pur di peggiorare ulteriormente la situazione di precarietà economica in cui versano questi lavoratori e le loro famiglie. I cittadini cegliesi di buon senso in questi giorni hanno esternato tutta la loro indignazione di fronte a questa grave discriminazione, che suona più come una sorta di vendetta. Riguardo alle politiche del lavoro la FP ed il NIDIL CGIL sono dell’avviso che l’esecutivo continua a perseguire scelte sbagliate. Infatti, ha volutamente ignorato la sempre più crescente domanda di lavoro che viene espressa in modo pressante dai giovani talenti e dalle alte professionalità del posto che, in presenza della totale indifferenza dell’esecutivo, sono costretti a cercare lavoro in altre parte d’Italia e all’estero. La Giunta Municipale avrebbe optato per tutto ciò che riguarda le assunzioni, gli incarichi e le carriere, per le pratiche legate alla vicinanza politica, senza porre in essere iniziative atte a favorire una programmazione partecipata sulle priorità nelle assunzioni, nuovi criteri selettivi e metodologie capaci di selezionare i candidati migliori e più meritevoli, di promuovere un’analisi seria della distribuzione del lavoro, capace di sanare gli squilibri interni all’Ente e la creazione di ambienti di lavoro stimolanti e permeati di valori positivi e relazioni collaborative che inducano i dipendenti a dare il meglio di se stessi.
Nell’era del terzo millennio è proprio anacronistico guardare con gli occhi dietro alla testa, alla stregua di coloro che sono ancora prigionieri di cultura e prassi di un’epoca che non c’è più.
Ad ogni buon fine, si comunica che le risorse, per l’integrazione oraria degli LSU, preventivamente richieste da codesto Comune che ammontano a € 57.046,72 saranno recapitate a giorni dalla data della presente, salvo che non siano state già accreditate.
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