Brindisi, 21/06/2005
Rigassificatore: Per Errico è frutto di interferenze tra politica ed affari
Di seguito la lettera inviata dal Presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico ai Sostituti Procuratori del Tribunale di Brindisi in relazione alle interferenze tra politica ed affari, "raccontate" nei particolari dall'ex Sindaco Giovanni Antonino durante la sua detenzione cautelare in carcere, in cui si faceva riferimento alla prevista costruzione del rigassificatore a Brindisi da parte della Brindisi Lng S.p.a.
Ai Sigg. Sostituti Procuratori
DR. Giuseppe De Nozza
DR.ssa Adele Ferraro
C/o Tribunale di Bindisi
E,p.c. AL SIG. Procuratore della Repubblica c/o Tribunale di Brindisi
Oggetto: Interferenza tra politica ed affari oggetto di inchieste giudiziarie in corso e connessioni con il progetto di Brindisi LNG S.p.A. di realizazzione di terminale di rigassificazione di GNL nel Porto di Brindisi.
Nella trasmissione televisiva di RAI 3 "Ambiente ITALIA" sabato 18 giugno u.s. il Ministro dell'Ambiente Matteoli ha sostenuto che il progetto del rigassificatore non poteva essere ritirato,
poiché il procedimento doveva considerarsi concluso atteso che i pareri favorevoli già forniti dall'ex Sindaco Antonino e dall'ex Presidente della Provincia Frugis erano stati acquisiti nella Conferenza di Servizi tenuta a Roma il 5/11/2002 considerandoli esaustivi della procedura di
interpello degli Enti Locali al proposito.
Il fatto importante, perciò, che impedisce oggi al Governo di soddisfare le richieste degli Enti Locali sarebbe da riportarsi alla manifestazione di volontà espressa con i pareri favorevoli sopra richiamati non deliberati dal Consiglio Comunale e Provinciale.
Viene da chiedere, allora, se tali pareri siano da valutarsi con riferimento al particolare clima allora vigente sul territorio di grandi interferenze tra politica ed affari che hanno disvelato, con le inchieste giudiziarie dalle SS.LL. condotte, accertamenti di responsabilità non solo di amministratori pubblici, ma anche di dirigenti di grandi imprese.
Si è letto su quotidiani locali - ad es."Il Quotidiano di Brindisi" del 5/12/2005- che dagli interrogatori di indagati è risultato che l'ex Sindaco di Brindisi Antonino"teneva sotto controllo"
la situazione dell'impianto di rigassificazione con evidenti riferimenti a particolari rapporti con l'Amministratore Delegato della LNG Franco Fassio e si è letto (Rivista "Articolo 21" del 3/2/200S
che si trasmette in copia) che detto ex Sindaco ha confessato che "il dott. Letta mi disse che laddove avessi fatto realizzare questo impianto, cessava l'ostracismo evidente che c'era stato finora nei
confronti di Brindisi. Per cui avrebbero sbloccato tutti i finanziamenti regionali che erano fermi a Bari ed avrebbero garantito un accordo di programma per l'area di Brindisi.
Nella fattispecie in oggetto, per la grande rilevanza che assume oggi la valutazione di tali comportamenti in relazione alle decisioni governative inerenti la possibilità del ritiro del progetto in questione in presenza di quei pareri, si presentano tali considerazioni alla cognizione ed
all'attenzione perché si voglia - proprio in connessione ai fatti già conosciuti dalle SS.LL. che hanno condotto l'inchiesta che ha rivelato il sistema perverso - valutare la realizazione dell'impianto di rigassificazio di cui all'oggetto come occasione di possibili comportamenti penalmente rilevanti riferibili a quelle ineterferenze che hanno potuto costituire motivi illegittimi delle decisioni dei responsabili degli Enti Locali espresse nella Conferenza di Servizi surrichiamata e degli ulteriori comportamenti degli stessi e di altri al riguardo.
Se tanto dovesse accertarsi, comprenderanno, senz'altro, le SS.LL. che l'inefficacia del procedimento di autorizzazione dell'impianto - conseguente alla illiceità dei pareri espressi in detta
Conferenza di Servizi - oltre a causare possibili conseguenti provvedimenti giudiziari cautelativi per l'iniziativa della LNG Sp.A., - farà rilevare la vera unica volontà della comunità brindisina che
oggi si esprime nelle forme legittimamente date per la non realizzazione di quell'impianto per le ragioni già indicate nei rapporti inviati alla Procura della Repubblica in data 12/07/2004 e 1/06/2005 e che, comunque, si trasmettono in copia.
IL PRESIDENTE
ERRICO
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