Ceglie M.ca, 27/11/2010
Fondazione Dieta Mediterranea: Mita risponde a Caroli
“La scelta annunciata dal sindaco di Ceglie Messapica di non aderire alla Fondazione della dieta mediterranea è del tutto incomprensibile, soprattutto se si considera che proprio al primo cittadino è stata proposta in più occasioni la possibilità di collocare Ceglie nel consiglio di amministrazione della Fondazione, in una condizione di assoluta pari dignità con la Provincia di Brindisi ed il Comune di Ostuni”. Lo afferma l’Assessore alle Politiche Comunitarie della Provincia di Brindisi Pietro Mita commentando le scelte effettuate dall’ente locale cegliese.
“Siamo talmente consapevoli dell’importanza che Ceglie riveste in questa iniziativa – prosegue Mita – da aver individuato proprio in quel comune la localizzazione della sede di una scuola sulla dieta mediterranea che rappresenta uno degli aspetti fondamentali dell’azione che la Fondazione intende svolgere a sostegno della valorizzazione della dieta nella provincia di Brindisi. In questa ottica, tra l’altro, si inquadra l’adesione alla Fondazione da parte dei comuni del Brindisino a più alta vocazione turistica, così come di associazioni di categoria e di organismi al cui interno si riconoscono le eccellenze nel settore dell’enogastronomia. Tra queste figura anche il Consorzio di ristoratori e albergatori ‘Ceglie è…’ a cui abbiamo proposto di indicare un proprio rappresentante in seno al C.d.A.. Esiste il rischio concreto, insomma, che la scelta dì un sindaco pro-tempore pregiudichi fortemente il futuro di una città come Ceglie in settori strategici per la sua economia come quelli del turismo e della gastronomia di qualità”.
Mita difende anche la scelta effettuata in riferimento alla nomina del presidente della Fondazione. “Abbiamo scelto il professore Crepaldi – ha continuato Mita – perché è uno dei massimi rappresentanti a livello mondiale della dieta mediterranea ed attraverso la sua esperienza e la sua professionalità la Fondazione può traguardare gli obiettivi che si è prefissata. Tornare a proporre gli amministratori pubblici per gli incarichi all’interno di questo organismo significa perseguire logiche molto in voga negli anni Ottanta, quando i politici ricevevano nomine in enti e fondazioni come risarcimento per la propria carriera, ma che certamente non appartengono alla nostra cultura. Per noi, infatti, conta essenzialmente la competenza, nella consapevolezza che gli enti locali dovranno assicurare la propria presenza nella fase di start-up dell’iniziativa per poi lasciare il campo agli operatori economici a cui spetterà il compito di utilizzare la dieta mediterranea per determinare le condizioni di crescita del territorio in settori importanti come quelli dell’enogastronomia e del turismo. Del resto, è ciò che abbiamo già fatto con il Distretto agro-alimentare. La Provincia di Brindisi lo ha fortemente voluto perché strategico per gli obiettivi che vogliamo raggiungere ma quando si è trattato di nominare il Presidente abbiamo indicato un operatore del calibro di Sandro Candido perché ha tutte le carte in regola per far bene”.
Mita conclude con un invito al sindaco di Ceglie Messapica. “Mi auguro – afferma – che ci siano ancora le condizioni per rivedere le posizioni assunte e quindi per far tornare Ceglie a dialogare con il resto del territorio brindisino, uscendo da un isolamento che certamente non giova alla sua crescita ed alla valorizzazione delle sue potenzialità”.
L’Assessore alle Politiche Comunitarie
Pietro Mita
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