Brindisi, 28/07/2010
Lavoratori Enel: "gruppuscoli di ecoterroristi disprezzano chi lavora"
Ci dispiace davvero che un bravo cantante come Cristicchi si sia lasciato spaventare dai soliti quattro gatti del no a tutto, rinunciando a esibirsi nella nostra centrale.
A chi cerca con ogni tipo di menzogna di dipingerci come nuovi untori che avvelenano persone e campagne, noi lavoratori della centrale Federico II di Cerano vogliamo esprimere tutta la nostra rabbia.
Non ci stiamo ad accettare la criminalizzazione di chi fa con scrupolo e dignità il proprio lavoro.
Noi sappiamo meglio di chiunque altro quanto è stato fatto per ridurre l'impatto ambientale della nostra produzione di energia, indispensabile per altro per il benessere stesso del paese. Proprio nella nostra centrale si sta lavorando alla cattura dell'anidride carbonica.
A Brindisi, primi in Italia, portiamo avanti questa avveniristica tecnologia, sostenuta dalla Comunità europea, che ci permetterà un domani non tanto lontano di seppellire sottoterra questo gas che non è un inquinante locale ma viene considerato responsabile dell'effetto serra a livello globale.
Per questi signori sarebbe Cerano il "killer" del clima?
Ma prima di parlare a vanvera, lo sanno che ogni 24 ore la Cina produce da sola tutta la CO2 che la nostra centrale produce in due anni? E se anche chiudesse, che beneficio ne avrebbe il clima della Puglia? Proprio nessuno.
Mentre le centinaia di famiglie che resterebbero senza lavoro da chi dovrebbero andare a chiedere occupazione? Dai Sound …?
E quante decine di migliaia di pale eoliche o di pannelli solari dovremmo installare nelle nostre campagne per produrre la stessa elettricità?
Parlando invece dei veri inquinanti, polveri, ossidi di azoto, anidride solforosa, quotidianamente i dati sulle emissioni sono raccolti e analizzati dall'Arpa che ci conferma che lavoriamo sempre all'interno dei limiti che la legge ha posto a protezione della salute e dell'ambiente.
Chi sparge veleno allora?
Non è la nostra fabbrica ma quei gruppuscoli di ecoterroristi che disprezzano chi lavora onestamente e cercano con ogni mezzo di guastare anche un momento di gioia e di svago come il concerto in centrale.
Glielo vogliamo dire chiaro e forte: non ci riuscirete.
La gente di Brindisi che lavora ci conosce, conosce la centrale, sa quanto ha fatto per l'occupazione e il benessere della nostra provincia.
E non si lascerà intimidire da quattro trombettieri che cercano con la prepotenza di far prevalere la violenza sulla ragione.
Il Comitato dei lavoratori della Federico II di Brindisi
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