Brindisi, 09/04/2010
Graziuso: "Carte revolving, bloccata American Express"
Con un importantissimo provvedimento la Banca d’Italia, a seguito delle indagini della Procura di Trani e delle conseguenti istanze delle associazioni dei consumatori, riconoscendo la violazione delle norme di legge in materia di usura e trasparenza contrattuale, ha bloccato, almeno in Italia, alla American Express l’emissione di carte revolving American Express Service Europe.
Secondo il coordinamento “Confconsumatori Federazione Provinciale di Brindisi – Dalla Parte del Consumatore Associazione Nazionale”, il provvedimento è solo l’inizio della resa dei conti tra consumatori e società operanti nel settore delle carte revolving.
Secondo il coordinamento, infatti, l’American Express, infatti, non è l’unica società ad attuare comportamenti poco corretti nei confronti dei consumatori.
“Nel corso dell’ultimo anno, sono decisamente aumentate le segnalazioni pervenuteci in merito all’invio, senza richiesta alcuna, da parte di società finanziarie di carte revolving ad ignari consumatori che non avevano mai fatto alcuna richiesta in tal senso” afferma l’avv. Emilio Graziuso responsabile del coordinamento “Confconsumatori Federazione Provinciale di Brindisi – Dalla Parte del Consumatore Associazione Nazionale” – “In questi casi abbiamo, sempre, consigliato di fotocopiare la carta ricevuta, rimandarla al mittente dopo averla resa inutilizzabile e diffidare la società emittente a non addebitare alcuna somma, a qualsiasi titolo, per la revolving. Inoltre, abbiamo consigliato ai consumatori di informare dell’accaduto anche l’Antitrust, la quale lo scorso anno ha sanzionato, primarie società finanziarie per pratiche commerciali scorrette nel settore delle carte revolving”.
Anche coloro che hanno utilizzato le carte revolving, a seguito delle recenti vicende, hanno, comunque, oggi la possibilità di far valere i propri diritti, qualora su eventuali rate inadempiute siano stati applicati interessi superiori alla soglia dell’usura.
Dalle perizie della Procura di Trani è emerso, infatti, che i tassi delle carte revolving esaminati dai pderiti del Tribunale, in alcuni casi, sono giunti, in caso di ritardo nel pagamento, fino al 54,21%. Oltre il doppio, cioè, dei limiti, pur elevati, del 25,68% consentiti dalla Banca d’Italia per il credito finalizzato all’acquisto rateale per tali tipologie di prestiti.
“In questi casi consigliamo ai consumatori di effettuare dei conteggi dettagliati per verificare i tassi di interesse applicati, al fine di verificare se vi siano gli estremi per chiedere la restituzione delle somme illegittimamente pagate. In tal caso è opportuno che i consumatori inviino anche una diffida alla società che ha emesso la carta revolving chiedendo la restituzione del maltolto. Oltre alle richieste individuali, stiamo valutando gli estremi per promuovere una class action nei confronti di tutte le società che in materia di carte revolving hanno adottato pratiche commerciali scorrette sia dal punto di vista della trasparenza contrattuale sia sotto il profilo della violazione della normativa antiusura” conclude l’avv. Graziuso.
Per maggiori informazione e per denunziare pratiche commerciali scorrette in materia di carte revolving, i cittadini possono rivolgersi al numero verde istituito dall’Antitrust (800166661) ed al Coordinamento “Confconsumatori Federazione Provinciale di Brindisi – Dalla Parte del Consumatore Associazione Nazionale” (347 – 0628721).
COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO “CONFCONSUMATORI FEDERAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI – DALLA PARTE DEL CONSUMATORE ASSOCIAZIONE NAZIONALE”
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