Brindisi, 13/06/2009
Sequestrato combustibile radioattivo
C'è anche Brindisi tra le 29 province interessate alla maxioperazione condotta oggi dalla squadra mobile della questura di Aosta, che ha portato al sequestro di combustibile radioattivo.
Il materiale, chiamato Pellet, è un combustibile ecologico in legno per stufe domestiche ed è stato importato nel 2008 dalla Lituania in una quantita di circa 10 mila tonnellate. Il carico di pellet - con marca Natur Kraft - è stato, poi, distribuito da un importatore di Varese su tutto il territorio nazionale.
L'operazione è scaturita dalla denuncia di un cittadino valdostano che, riscontrando un'anomalia nella combustione del pellet acquistato da un rivenditore locale, ha fatto analizzare il materiale e ha scoperto la presenza di radioattività.
Nel combustibile, infatti, sono state rilevate tracce di Cesio137, una sostanza prodotta dalla detonazione di armi nucleari e dai reattori delle centrali nucleari, che non sarebbe pericolosa per la salute quando inerte, mentre lo diventerebbe una volta portata a combustione.
In queste ore sono in corso esami e accertamenti per testare i reali pericoli per le popolazioni interessate. Il procuratore della Repubblica di Aosta ha riferito che "tutte le autorità locali dei territori in cui il combustibile è stato distribuito sono state allertate".
Oltre che in provincia di Brindisi il pellet radioattivo è stato sequestrato ad Aosta, Varese, Milano, Frosinone, Sassari, Como, Bari, Viterbo, Forlì-Cesena, Lecco, La Spezia, Cremona, Bergamo, Pavia, Lodi, l'Aquila, Ferrara, Bologna, Savona, Cuneo, Cagliari, Ravenna, Sondrio, Brescia, Cosenza, Taranto, Vicenza, Torino.
|