Torre S. Susanna, 26/03/2009
Domenica incontro "Quando i migranti eravamo noi ... Immigrazione e diritto di cittadinanza"
Domenica 29 marzo 2009 Teatro dei Padri Carmelitani
Torre Santa Susanna (Brindisi)
L’Associazione di volontariato ADELANTE di Torre S.S., il Gruppo territoriale EMERGENCY della
provincia di Brindisi e l’associazione MAMADU’ di Brindisi, organizzano una serata sul tema
dell’accoglienza ed in generale sui fenomeni migratori, finanziata dal Centro Servizi Volontariato
“POIESIS” di Brindisi.
La manifestazione si propone di aprire una profonda riflessione sul tema dell’accoglienza ed in
generale sui fenomeni migratori. Si propone di ricordare “Quando gli albanesi eravamo noi”,
ricordare che fino a ieri eravamo un popolo di migranti: si tratta di oltre sessanta milioni di
italiani che vivono oggi all’estero. Riflettere su ciò che ci ha fatto perdere la memoria in tempi
così brevi, che porta a trattare i migranti di oggi così come sono stati trattati, male un po’
ovunque, i nostri migranti, che hanno dovuto lottare per i loro diritti, gli stessi diritti che oggi a
distanza di anni neghiamo ai migranti provenienti dai SUD del mondo.
Si vuole lanciare la proposta della cultura dell’accoglienza, dell’integrazione e del dialogo in
contrapposizione alle politiche securitarie che fanno del clandestino un criminale.
Si vuole andare a fondo alla questione migranti, analizzando quelle che sono le cause dei nuovi
flussi migratori: dalle guerre ad un sistema economico-finanziario mondiale criminale in cui
l’11% della popolazione mondiale consuma l’88% delle risorse, che forza la gente a fuggire dalla
propria terra per sopravvivere.
Evidenziare le affinità tra l’emigrazione italiana del dopoguerra e l’attuale immigrazione in Italia,
un paese che ha bisogno di stranieri ma che non li vuole integrare, che dimentica il suo passato
da migrante. Scopo finale è quello di sfatare la distorta informazione mediatica sull’argomento.
La manifestazione prevede:
1) Ore 19 un convegno al quale parteciperanno autorevoli esperti nell’ambito dell’accoglienza e
della mediazione culturale, nonché studiosi delle politiche repressive attuate contro i migranti
e rappresentanti delle comunità locali di migranti.
Al convegno, che sarà moderato da fra Ettore Elia Marangi (Giustizia e Pace Frati Minori
Francescani del Salento - Responsabile della Casa di accoglienza per richiedenti asilo in
Ostuni), parteciperanno:
Antonio Romano (Chirurgo, Direttore Sanitario del Poliambulatorio Emergency di Palermo.
Inaugurato il 18 aprile del 2006, il Poliambulatorio per migranti e persone in difficoltà di
Emergency a Palermo è dedicato in primo luogo alla popolazione immigrata residente, con o
senza permesso di soggiorno, ma anche ad italiani in condizioni di particolare disagio. Fino
a giugno 2008 gli accessi alla struttura sono stati 17.163. Il Poliambulatorio garantisce
assistenza sanitaria gratuita ad individui che, in quanto tali, hanno diritti inalienabili che
nel nostro paese sono sì riconosciuti ma spesso nei fatti negati. Attraverso un codice
anonimo chiamato “STP” - Straniero Temporaneamente Presente - assegnato dalle anagrafi
assistiti è possibile infatti fornire prestazioni sanitarie anche a chi non ha un permesso di
soggiorno.)
Marco Rovelli (Scrittore e musicista, autore del libro Lager italiani, un "reportage narrativo"
interamente dedicato ai centri di permanenza temporanea (CPT), raccontati attraverso le
storie di coloro che vi sono stati reclusi e analizzati dal punto di vista politico e filosofico).
Malika Elalaoui (Mediatrice interculturale - Associazione Indipendente Donne Audaci –
Rappresentante comunità marocchina di Brindisi).
Nazzareno Guarnieri (Presidente Federazione Nazionale Rom e Sinti – Nazzareno Guarnieri
è impegnato attivamente quale professionista ed attivista per la crescita sociale, culturale,
politica ed economica della propria minoranza etnica. Primo figlio di una numerosa e stimata
famiglia Rom è nato 54 anni fa a Città S. Angelo (PE) dove ha frequentato il locale istituto
magistrale per ottenere nel 1971 il diploma di abilitazione magistrale. Ha completato la
propria formazione professionale all'Università dell'Aquila per il corso di operatore
psicopedagogico, con la Regione Abruzzo per il corso di mediatore culturale. Sposato da 34
anni è padre di due figlie diplomate con una stabile occupazione. Fin da giovanissimo si è
impegnato nelle attività del volontariato (Azione cattolica, Acli), dal 1971, unitamente ad altri
giovani rom (Di Rocco Guerino, Spinelli Antonio, Campanella Giuseppe) e il sacerdote Don
Gianni Lizza, Nazzareno Guarnieri ha svolto attività di volontariato a favore della minoranza
Rom in Abruzzo, unica regione italiana (unitamente al Molise) dove non si è realizzata la
sciagurata politica dei “campi nomadi” anche per merito degli attivisti giovani Rom e di Don
Gianni Lizza che non hanno mai condiviso questa politica e né collaborato per la sua
realizzazione.)
Conclude i lavori Marco Alvisi (Presidente del CSV POIESIS di Brindisi)
2) Ore 21 spettacolo teatrale attraverso il quale si vuole riportare il pubblico nelle case
profumate di sacrificio di migliaia e migliaia di italiani, provenienti soprattutto dal Sud
dell'Italia, costretti ad abbandonare la propria terra per cercare fortuna in luoghi lontani …
ricordare la nostra storia di Migranti.
L'emigrazione è puttana è uno spettacolo della compagnia Teatro della Ginestra di
Cosenza. Il titolo è emblematico e la protagonista assoluta non poteva che essere la valigia
di cartone. Lo spettacolo si sviluppa a partire dai versi di Franco Costabile - poeta
ermetico calabrese morto nel 1965 a soli quarantuno anni - e racconta la storia delle vite
di quattro fratelli: Domenico, Antonio, Salvatore e Rosa. Nell'intimità della loro casa, ora
in attesa di una lettera dall'Argentina, ora piangendo la morte di Domenico, le tematiche
che emergono dai discorsi dei tre fratelli offrono numerosi spunti di riflessione oltre che
sulla nostra storia nazionale passata anche, o forse soprattutto, su quella attuale. Oggi,
più di sessanta milioni di persone di origine italiana vivono in paesi extraeuropei; gli
scenari internazionali però, rispetto a qualche decennio fa, sono cambiati e l'Italia ormai,
più che di emigrazione, è un paese di immigrazione. Ogni anno, infatti, a Milano come a
Reggio Calabria, giunge una moltitudine multicolor di stranieri provenienti da ogni angolo
di mondo - o meglio di terzo mondo - spinti, nella maggior parte dei casi, dalla volontà di
offrire a sé stessi e alle proprie famiglie la possibilità di poter vivere una vita dignitosa.
Domenico, Antonio, Salvatore e Rosa sono quattro ragazzi costretti a crescere senza la
presenza del padre; basterebbe chiudere solo per un attimo gli occhi e le loro storie
potrebbero aiutarci a meglio comprendere quelle dei tanti Mohamed, Dimitri, Amadoui o
Irina che oggi popolano le nostre città: quante sono le donne romene, albanesi, senegalesi
o tunisine che, ogni giorno, proprio come i personaggi di questo spettacolo, nei loro villaggi
attendono notizie dei loro uomini? Quanti i soldi che ogni mese vengono inviati da Roma e
arrivano a Bucarest? Quanti i pomodori raccolti per pochi euro l'ora? Tanti, tantissimi,
proprio come i metri di binari di metropolitana costruiti dai nostri connazionali nelle
metropoli statunitensi! L'emigrazione è puttana è uno spettacolo coinvolgente, forte,
intenso: complimenti, dunque, al regista Dante de Rose e all'autrice Vincenza Costantino i
quali, con tempi perfetti e dialoghi toccanti, riescono a colpire gli spettatori e a trasmettere
sensazioni e messaggi importanti attraverso il linguaggio teatrale. Gli attori, tutti
calabresi, recitano il copione con trasporto e lucidità e il numeroso pubblico ha apprezzato
una performance, condita da appropriati giochi di luci e ombre, degli interpreti.
INGRESSO GRATUITO
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