Brindisi, 05/11/2008

Chiusa una "casa d'appuntamenti" cinese nel centro

L’anomalo andirivieni di persone da un’abitazione situata nel centro cittadino, aveva destato, negli ultimi giorni, particolare attenzione negli agenti della Squadra Mobile di Brindisi.
Per tale motivo, nella giornata di ieri, si procedeva alla verifica degli occupanti l’appartamento, non prima di aver osservato per un lungo periodo, il continuo flusso di cittadini, alcuni dei quali riconosciuti dagli agenti, che vi accedevano uscendovi poco dopo.
Nella tarda mattinata, quindi, gli agenti facevano ingresso nell’abitazione riscontrando la presenza di due cittadine extracomunitarie che esercitavano l’attività di prostituzione nonché di alcuni clienti occasionali.

Le stesse, venivano identificate per WEN Fen Jie e LI Wenjun, entrambe di nazionalità cinese.
All’interno dell’abitazione, venivano rinvenuti numerosi elementi che lasciavano pochi dubbi circa l’attività svolta dalle donne che fra l’altro risultava pubblicizzata attraverso inserzioni su alcuni quotidiani locali.
Condotte presso gli uffici di Polizia, si accertava che una delle due, giunta da pochi giorni in Brindisi, risultava clandestina sul Territorio italiano mentre l’altra, che aveva materialmente preso in fitto l’immobile, era la promotrice dell’illecito affare.
Sulla base delle risultanze investigative si procedeva quindi all’arresto delle donne, la prima per violazione della Legge sull’Immigrazione e la seconda per favoreggiamento alla permanenza sul Territorio Nazionale di clandestini e favoreggiamento della prostituzione.

Abilmente nascoste all’interno delle pagine di vecchi libri, gli operatori rinvenivano e sequestravano numerosissime banconote di medio e grosso taglio per una somma complessiva di otre 5 mila euro a riprova della fiorente attività esercitata.
Le donne, su disposizione del P.M. presso la Procura della Repubblica dott. M. IACOVIELLO, venivano tradotte presso la Casa Circondariale di Lecce.

COMUNICATO STAMPA
QUESTURA DI BRINDISI
Squadra Mobile