Brindisi, 17/10/2008
Congresso MD: l'intervento di Peacelink
Peacelink è intervenuta al VI congresso nazionale di Medicina
Democratica con un intervento del suo presidente, Alessandro
Marescotti. L'intervento è stato letto da Pietro Mottolese della
stessa associazione.
Piero è un ex-operaio che ha lavorato proprio nell'impianto di
agglomerazione dell'Ilva. E' l'impianto che sforna quell'enorme
quantità di diossina di cui si parla in questi giorni. Piero ha
calpestato le polveri di diossina che hanno avvolto in questi anni,
come nubi di borotalco finissimo, gli operai.
Piero è stato in questi mesi il nostro operaio-guida ed è stato lui a
trovare il formaggio contaminato da diossina. Da lì è nato il "caso
diossina". Così come gli operai Bortolozzo, Lovecchio e Caretto sono
stati per Medicina Democratica una guida, allo stesso modo Piero lo è
stato per PeaceLink: un riferimento all'interno del mondo operaio.
Lo stesso Mottolese ha denunciato al congresso di essere stato
destinato negli ultimi anni del suo lavoro a mansioni incompatibili
con le proprie condizioni di salute.
"Questo è un momento decisivo per la salute pubblica - ha scritto
Marescotti -. La lotta che
conduciamo a Taranto è una lotta non locale ma è una lotta generale.
L'ARPA ha accertato livelli di inquinamento di IPA e benzoapirene,
specie al quartiere Tamburi, che non hanno raffronti in Europa.
I picchi di emissione avvengono di notte, mentre i cittadini dormono e
non vedono.
A Taranto viene riversata inoltre una quantità di diossina,
proveniente dall'ILVA, pari al 92% del totale nazionale certificato
dal registro ufficiale INES che censisce le emissioni industriali.
Questo dato del 92% è tratto dalle recenti stime INES da poco
pubblicate sul sito del Minisetro dell'ambiente. Quindi siamo passati
dal 90,3% al 92%.
Inoltre l'Ilva stessa dichiara di aver riversato nell'ambiente oltre 2
tonnellate di mercurio (nel solo 2005) che è neurotossico.
La produzione "a caldo" più inquinante rifiutata a Genova è stata
trasferita a Taranto in questi anni provocando un incremento delle
emissioni inquinanti certificate dal registro INES.
Ad esempio l'arsenico scaricato nell'ambiente è aumentato di quasi 9
volte dal 2002 al 2005.
Ma anche le altre aziende dell'area industriale presentano criticità di
rilievo. Ad esempio i serbatoi dell'Agip emanano esalazioni (chiunque
percepisce "a naso" la puzza di greggio anche solo passando di sfuggita
nella zona) per via della cattiva tenuta dei serbatoi stessi. E la Cementir
ha chiesto nella nuova autorizzazione a produrre di poter bruciare rifiuti
nel processo produttivo, divenendo un grande cementificio-inceneritore.
I tumori in città e provincia sono in costante aumento, come pure i casi
legati all'autismo. I medici constatano un aumento di patologie a carico
della tiroide. E anche le banali allergie, esplose specie fra i bambini di
Taranto, hanno una correlazione con le polveri sottili abbondantemente
presenti nell'aria, in quanto predispongono l'organismo alle infiammazioni
magari provocate da agenti anche naturali (polline, ecc.).
La combinazione fra emissioni industriali e normali patologie fa sì che
l'inquinamento sia un moltiplicatore delle malattie. Anche di quelle che
non nascono direttamente dall'inquinamento. E anche gli stili di vita errati
(come il fumo da sigaretta) provocano danni ancora maggiori se si combinano
con - tanto per fare un esempio - l'inalazione di fibre d'amianto: dieci
sigarette fumate a Taranto fanno più danno che dieci sigarette fumate a
Bolzano.
L'impatto del cocktail micidiale di sostanze cancerogene, mutagene e
teratogene a spasso per l'ambiente non ci può lasciare indifferenti.
Il dott. Patrizio Mazza, ematologo di Taranto, parla esplicitamente di un
possibile effetto genotossico sulle future generazioni nel caso in cui
vengano intaccate le cellule germinali dei giovani.
Noi non sappiamo fino a che livello l'inquinamento della grande industria è
penetrato nella falda acquifera e quanto di quei veleni sia entrato nei
prodotti agricoli.
E' importante allearsi e fare fronte comune.
Da qui a poco verranno rilasciate le nuove autorizzazioni industriali. I
cittadini e le associazioni hanno potere di intervento proponendo al
Ministero dell'Ambiente delle "osservazioni". Le aziende sono obbligate
dalla normativa europea (la normativa IPPC recepita dalla normativa AIA) ad
adottare le migliori tecnologie disponibili per ridurre al massimo le
emissioni.
E' venuto il momento di esercitare tutto il nostro potere di cittadini, di
dare forza e visibilità al nostro senso etico oltre che ai nostri diritti.
E' il momento di esercitare la nostra responsabilità verso gli altri, verso
i bambini in particolare e verso chi dovrà ancora nascere.
E' in gioco il diritto alla salute, all'ambiente e alla vita stessa.
Nei momenti più difficili Medicina Democratica si è sempre distinta.
Ecco perché questo PeaceLink vuole accompagnare Medicina Democratica nella
sua lotta".
COMUNICATO STAMPA MEDICINA DEMOCRATICA
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