Ostuni, 26/09/2008
Una mostra ed un libro a Palazzo Tanzarella
Domenica prossima 28 settembre, alle ore 18.30 presso le sale mostre di Palazzo Tanzarella nel centro storico il Sindaco di Ostuni inaugurerà la mostra di pittura della nota artista, Tonia Copertino.
La mostra, organizzata dall’associazione culturale “Emilio Notte” col patrocinio del Comune, vedrà la presentazione e la relazione del prof. Vittorio Del Piano.
Nell’ambito dell’inaugurazione della mostra ci sarà anche la presentazione del libro: “Solchi e Nodi” (Fara editore 2008, pagine 93, 10 euro) di Caterina Camporesi (selezionato al premio Montano 2008). Il volume sarà presentato dal prof. Isidoro Conte.
Tonia Copertino nativa di Molfetta dove vive e lavora, si è diplomata presso le Scuola d'Arte di Bari e sino al 1997 è stata titolare della cattedra artistica nella Scuola Media a Bologna e Molfetta.
Ha fatto parte di diverse associazioni culturali ed attualmente è Presidente dell'Associazione Culturale "Arte Immagine" di Molfetta.
Nella Sua carriera artistica ha effettuato mostre, collettive e laboratori d'arte contemporanea in Italia e all'estero. ”In un mondo fatto di "rumori" mi è parso naturale – dice l’artista - rifugiarmi in un "Involucro-libro" e far vivere "la parola" nel mio mondo pittorico”.
Nell’opera della pittrice molfettese, la parola ed il segno convivono e inseguono percorsi interiori; a volte velati per pudore, altre lacerati e sottolineati da brandelli di carta come quella di riso. L'equilibrio nasce dal gioco di trasparenze e nel vedere, non certe realtà sofferte ma, nel contempo, crearsi "isole" silenziose e calde.
Caterina Camporesi, nata a Sogliano al Rubicone (FC) nel 1944, vive tra Rimini, la Garfagnana e Roma; svolge l’attività di psicoterapeuta.
Nel volume, con una scrittura senza veli e senza parole superflue, penetrando nei Solchi nei corpi (prima parte del libro), solchi che inesorabili scavano il terreno su cui viviamo e incidono il nostro contor-no. I solchi sono segni che il tempo e la vita lasciano sul nostro corpo, sul nostro viso, segni che ci tol-gono materia su cui sognare; nei Nodi del tempo (seconda parte del libro) il verso si asciuga ancora e i verbi si fanno più taglienti, in un legare e raggrumare, ritrovando ferite e sofferenze. Non si nasconde dietro le parole, Caterina Camporesi, non ci addolcisce l’anima con aggettivi superflui o artifizi; nello sciogliere questi nodi, seppur non in modo totale, la scrittrice ci accompagna tra dolori vissuti ed espiati, nel tempo che è già passato e che resterà con noi, mostrandoci una possibile visione che è anche e-spiazione e sollievo.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI
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