Brindisi, 19/02/2008
Curto e Di Bari ammettono: "siamo noi nel video di Italian Job"
La vasta eco ottenuta sui mezzi di informazione locali dalla prima puntata del programma di Italian Job, andata in onda domenica scorsa su La7, rischia di destare un vero e proprio terremoto politico a Fasano e nella provincia di Brindisi.
Quanto trasmesso sulla rete nazionale è oramai noto: l'attore-trasformista Paolo Calabresi (conosciuto oltre che per i suoi trascorsi con Strehler, anche per aver dato vita a dei “falsi” efficaci come Nicolas Cage, John Turturro o Marilyn Manson) si è finto l'affarista russo Sergej Knazyev e, spacciandosi per il delegato di una megasocietà disposta ad investire 600 milioni di dollari nella costruzione e gestione di un casinò, ha contattato il Sindaco di una cittadina del mezzogiorno d’Italia. Quest’ultimo ha poi presentato al finto russo, un mediatore "titolare della sua agenzia" e successivamente un senatore della Repubblica che, da parte sua, ha garantito l’intercessione (propria e del partito di appartenenza) per il passaggio della legge istitutiva di nuove case da gioco.
Il tutto è condito da promesse di cospicui finanziamenti (più non ufficiali che ufficiali) per le campagne elettorali.
In provincia di Brindisi non vi è stata difficoltà a riconoscere luoghi e persone sebbene i responsabili della trasmissione tv abbiano provveduto a celare i volti, distorcere le voci e coprire con i "bip" nomi, cariche e partiti: la cittadina di cui si parla è Fasano, il sindaco è Lello Di Bari (eletto nel 2007 nelle fila di Forza Italia), il Senatore è Euprepio Curto (AN).
Gli stessi interessati, messi alle strette da elementi precisi e concordanti, hanno confermato. Il Sindaco Di Bari si difende sostenendo di aver pensato agli interessi del territorio (“600 milioni di euro rappresentavano un ottimo investimento per non incontrare il sedicente delegato dell’azienda russa”) e di non aver mai parlato di tangenti.
Il Senatore Curto ha affidato agli avvocati Manfreda ed Attanasi “la valutazione di ogni iniziativa giudiziaria da intraprendersi” ed ha inviato una nota in cui si legge che “mi sono limitato a prendere atto di un interesse imprenditoriale nei confronti di una iniziativa economica nel territorio brindisino” ma che “non ho assunto alcun impegno se non quello di verificare la concreta fattibilità dell’intervento”. Continua Curto: “non ho chiesto alcuna somma né ho paventato percorsi alternativi o preferenziali all’iniziativa avendo chiaramente ed inequivocabilmente affermato che la stessa avrebbe dovuto seguire il doveroso iter parlamentare”. E, dopo aver minacciato azioni legali per coloro che “inopinatamente ed arbitrariamente attribuiscono diversa valenza al mio eventuale intervento”, il Senatore del centrodestra conclude che “ogni diversa lettura della vicenda, destinata a creare un appetibile ritorno mediatico è sicuramente finalizzata alle inevitabili, scontate e conseguenti strumentalizzazioni politiche”.
Tenendo presente delle dichiarazioni degli interessati o al tenore degli articoli o dei redazionali riportati sull’informazione locale, ognuno può farsi la propria idea guardando il video disponibile sul sito di La7 e su Brundisium.net (dall'home page è possibile accedere alla pagina con i tre video presenti sul sito dell'emettente nazionale) .
Ore.Pi.
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