Bari, 04/06/2007
Ambiente: ecco le competenze trasferite alle Province
Valutazione di impatto ambientale, emissioni in atmosfera, elenco dei tecnici competenti in acustica ambientale, gestione rifiuti e bonifiche, autorizzazione integrata ambientale e immersione in mare di materiale derivante da attività di scavo e attività di posa in mare di cavi e condotte.
Dal 1 luglio del 2007 queste funzioni in materia ambientale saranno trasferite alle province pugliesi.
Così come saranno trasferite pure competenze e risorse. Circa 9 i milioni, una tantum, già iscritti in bilancio regionale e trasferiti a favore delle province. La somma dovrà essere vincolata anche alla “possibilità di assunzione di personale altamente specializzato e/o alla implementazione di strutture a sostegno dell’attività degli uffici preposti nel settore ambientale” (art. 10 comma 3).
La legge con la quale la Regione pone mano al decentramento, delegando alle Province tutte le funzioni amministrative in campo di impatto ambientale è stata approvata a maggioranza con l’astensione dell’Udc e del consigliere Raffaele Baldassarre (FI)
Undici gli articoli approvati a maggioranza e sedici gli emendamenti approvati, per la maggior parte presentati dall’assessore competente Michele Losappio e per la maggior parte di natura tecnica.
Tra i punti maggiormente in discussione in Aula, il criterio di ripartizione della somma destinata alle province, attualmente di tipo solo quantitativo (riferito cioè al numero degli abitanti). Criterio che, secondo il consigliere della Primavera pugliese, Donato Pentassuglia, firmatario di un emendamento poi respinto dall’Aula, non tutelerebbe le criticità delle diverse province.
“Questo emendamento – ha ricordato Pentassuglia – è già stato presentato in commissione da me e condiviso alla unanimità. Lo ripresento in Aula con lo spirito di salvaguardare quelle province, e non solo Taranto, che hanno particolari problematiche relative a criticità ambientale”.
Su questo i pareri sono stati differenti sia all’interno della maggioranza che all’interno della minoranza. Se quindi da una parte l’assessore Losappio chiedeva di ritirare l’emedamento invitando Pentassuglia a presentare invece di un ordine del giorno, dall’altra parte i consiglieri Zullo, Marmo Attanasio e Tagliente annunciavano il voto favorevole all’emendamento mentre Baldassarre e Palese, annunciando l’astensione, chiedevano un ordine del giorno congiunto.
Losappio quindi ha ricordato che una trattativa con le province, riguardante complessivamente l’emergenza ambientale, si deve fare, ma in altra sede.
“Noi qui stiamo parlando solo dei soldi per il funzionamento degli uffici”. Altra questione dibattuta in Aula la definizione delle tariffe regionali, a copertura delle spese istruttorie per il rilascio di autorizzazioni ambientali poste a carico dei soggetti proponenti.
Per il presidente di Forza Italia Rocco Palese “è assurdo che i cittadini debbano pagare la Valutazione di impatto ambientale. Sono norme vessatorie per le loro tasche”. E ancora “l’Amministrazione dovrebbe fare tutto a costo zero”. Immediata la replica dell’assessore Losappio: “Sono le norme ambientali nazionali che si richiamano a quelle europee che prevedono un contributo di tariffa su queste pratiche. Noi così siamo in Europa. Non so dove potremmo stare seguendo quello che dice Palese”.
A questo proposito è stato approvato alla unanimità un emendamento, a firma congiunta di Palese e Losappio, che abbassa le tariffe dallo 0,05 allo 0,03.per Palese “meglio feriti che morti”.
Il consigliere Baldassarre ha motivato la sua astensione sottolineando che “è giusto il criterio di sussidiarietà e la delega alle province di funzioni che riguardano in particolare lo sviluppo del territorio, l’esaltazione delle vocazioni di ogni realtà territoriale, che mi spingono a condividere l’essenza dell’iniziativa legislativa. Ritengo, invece non condivisibile, due aspetti. Il primo riguarda il personale; questa poteva essere l’occasione per valorizzare una serie di risorse umane che attualmente sono sottoutilizzate. L’altro aspetto che non condivido riguarda le tariffe fortemente penalizzanti per il nostro sistema delle imprese. Un principio contrario all’incentivo ad investire in Puglia”.
Sì incondizionato dal gruppo dei Ds. Il consigliere Vincenzo Montanaro ha espresso la soddisfazione per l’intero gruppo: “ questo è un momento significativo per l’intero Consiglio regionale. – ha detto - Sta avvenendo oggi, quello che si attendeva da tempo, il trasferimento di potere alle Province esaltandone il protagonismo. La Regione in questo modo si appropria della sua naturale vocazione, quella legislativa, confermando l’atteggiamento fortemente democratico di questo governo di centrosinistra. Conferendo maggiori responsabilità alle autonomie locali ci si può aspettare anche una maggiore efficienza per i cittadini”.
Pietro Mita (Rifondazione comunista) ha sottolineato che “oggi si fa un grosso passo avanti, si introduce un elemento di chiarezza; se non avessimo delegato alle province queste funzioni, avremmo dato ragione a coloro i quali sostengono l’inutilità delle autonomie locali”.
Anche i Socialisti democratici italiani (Sdi) hanno espresso il voto favorevole. Per il gruppo, Giuseppe Lonigro ha rimarcato la pretestuosità di chi ha messo in campo la battaglia contro i costi per le imprese: “in realtà le imprese chiedono soprattutto maggiore responsabilità e tutela. È falso, dire, fra l’altro, che la Regione ha personale in esubero, in quanto sappiamo bene che invece con l’ultimo esodo incentivato, gli uffici sono stati sguarniti di professionalità”.
Negativo il voto della Puglia prima di tutto: “Servono regole precise e rigide – ha detto Francesco Damone – che impediscano la possibilità che l’ambiente diventi sempre di più un business”.
Dario Stefàno (Margherita), ha parlato di alta pagina di democrazia per il Consiglio regionale che “interpreta con questa legge uno dei primi punti dell’azione di governo programmata”. “Con questa iniziativa legislativa – ha continuato il capogruppo della Margherita – si snelliscono le procedure, ed è un falso problema quello delle tariffe eccessive per le imprese, perché quest’ultime in realtà ci chiedono maggiori capacità di fissare regole certe e una pubblica amministrazione efficiente, con un apparato burocratico snello”.
Ha chiuso le dichiarazioni di voto l’assessore all’ecologia, Michele Losappio. “Per la prima volta – ha detto – la Regione pone in essere il sistema del decentramento con la delega alle autonomie locali sulle questioni ambientali. Conferma della volontà di questo governo espressa all’inizio della legislatura. Finalmente vengono applicate le Bassanini e mi dispiace che Palese, che stimo e ritengo una risorsa per questo Consiglio, non abbia colto l’importanza di questo momento politico. Lo considero un infortunio, anche perché trovo che la polemica sulle tariffe e i costi per le aziende non abbia fondamenti: bisogna accettare tutti la logica che chi inquina paga!”. “L’importanza di questa legge è evidenziata anche dalla trasversalità del dibattito in aula – ha continuato Losappio – vanno bene le critiche di merito, ma sul principio non si può che essere d’accordo: stiamo attuando una vera riforma in campo ambientale”. L’assessore ha spiegato anche che le province andavano caricate di contenuti, “altrimenti avremmo dato man forte a coloro che sostengono la inutilità del decentramento”.
FONTE: COMUNICATI STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE
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