Brindisi, 23/10/2006

28/10 No Rigassificatore: i CoBas alla "Manifestazione Popolare"


La Confederazione Cobas di Brindisi invita lavoratori/trici e cittadini/e a partecipare alla grande “Manifestazione Popolare” indetta per Sabato 28 Ottobre con partenza dal piazzale della stazione di Brindisi alle ore 16,00 per un nuovo sviluppo e contro il rigassificatore.

La nostra convinta partecipazione nasce dal fatto che consideriamo il rigassificatore l’ennesima cattedrale nel deserto che confermerebbe il nostro territorio nel ruolo di chi accetta tutto, di un buco nero dove poter infilare le peggiori cose.
Siamo altresi’ convinti che in caso di costruzione del rigassificatore nascosti dietro l’angolo ci siano in attesa altrettante nuove e pericolose proposte per la nostra città. Proprio per evitare questo scenario disastroso sosteniamo tutti quei percorsi, anche spontanei, di cittadini che intendono riappropriarsi del diritto di decidere del proprio futuro con azioni forti ed incisive , rivolte in questo caso contro la LNG .

Ricordiamo che nei confronti del cantiere della LNG a Capobianco sono state realizzate delle manifestazioni di protesta l’8 ed il 25 di settembre che hanno portato allo stop via terra dello scarico dei camion pieni di pietre.

Non nascondiamo inoltre il nostro disappunto di fronte alle esternazioni di un Ministro della Repubblica Italiana, tale Pierluigi Bersani, che nell’incontro con il presidente della Regione Puglia ,Niki Vendola, ha sostenuto delle posizioni incredibili come la realizzazione della Valutazione di Impatto Ambientale senza necessariamente bloccare i lavori al cantiere della LNG.

Le affermazioni del Ministro vengono considerate dal nostro sindacato una offesa al nostro territorio e al desiderio di cambiamento espresso dai cittadini. Per quello che era stato detto in campagna elettorale e gli impegni presi con cittadini e comitati locali ci saremmo aspettati ben altra azione da parte del governo.

Hanno ragione gli amici della Val di Susa ,che lottano contro la Tav e che abbiamo incontrato alla manifestazione del 14 ottobre a Roma ,quando affermano che per le popolazioni impegnate a combattere i soprusi non ci sono governi amici.

La Confederazione Cobas di Brindisi conferma la volontà di lotta rivolta ad ottenere le richieste formulate in un documento consegnato in Prefettura , per poi essere inviato al Governo , durante lo sciopero generale di Novembre 2003.
In questo documento denominato “un Movimento per Brindisi” , venivano elencate delle richieste al Governo , alla Regione,alla Provincia, al Comune per cose possibili da realizzare per Brindisi .

Parlavamo della necessità delle bonifiche nel Petrolchimico(dove alcune aziende erano già fuggite), della realizzazione di un centro per le energie rinnovabili da collegare con la cittadella della ricerca, della realizzazione dell’ università, della applicazione della legge del 23.04.98(sulle quantità di emissioni delle centrali ) , della diminuzione della quantità di carbone da bruciare nelle centrali, della messa sotto controllo ed eventuale correzione dell’esistente , di un turismo eco-compatibile, di trovare delle soluzioni ai danni di un sistema di potere poggiato sulle società miste che aveva prodotto aziende forti sul piano elettorale ma debole su quello economico (vedi il caso della Multiservizi), di un porto dove si cercava l’applicazione di una legge degli anni ‘50 che lo riconosceva “porto franco”mentre il comitato portuale di allora preposto ad un suo buon funzionamento aveva funzionato forse più da ufficio di collocamento (vedi il caso dei giovani assunti alla BTI e poi abbandonati) , e tante altre cose ancora.

Di tutte quelle cose qualcosa si è fatto, qualcosa si sta facendo, ma il grosso rimane ancora da fare.
Riproponiamo inoltre al governo la assoluta necessità di costituire una sorta di contenitore che accompagni il passaggio dal vecchio al nuovo, nelle sue difficoltà di attuazione.

Le situazioni di crisi per i licenziati della Dow e della EVC, lascito di un modello di sviluppo che ha lasciato sul terreno solo disoccupazione e morte, devono diventare il motivo portante di una grande battaglia unitaria per una nuova occupazione per loro e per tanti altri giovani, che può avere però anche tempi di attuazione più lunghi e per questo da gestire con una soluzione-ponte.

La Confederazione Cobas di Brindisi per questo chiede l’adesione non solo alla manifestazione del 28 Ottobre, ma anche agli altri momenti di lotta necessari per raggiungere questi obiettivi.

Cobas Brindisi

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