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Brindisi, WWF: Brindisi Sud è la centrale più inquinante d'Italia



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Brindisi, 17/10/2006

WWF: Brindisi Sud è la centrale più inquinante d'Italia

Un vero e proprio atto d’accusa contro il carbone e, soprattutto, contro la centrale Federico II di Brindisi.
Lo ha lanciato WWF Italia alla luce delle elaborazioni dei dati ufficiali del registro emissioni.
Un comunicato stampa durissimo, quello diramato dall’associazione ambientalista nel pomeriggio di Martedì 17 Ottobre 2006. Una denuncia che parte dalla considerazione che risultano alimentate a carbone “le prime dieci centrali di generazione elettrica sul territorio italiano responsabili nel 2005 dell’emissione di CO2, il gas ad effetto serra la cui sempre maggiore concentrazione in atmosfera sta determinando il drammatico fenomeno del surriscaldamento del pianeta”.
“Si parla molto di carbone pulito e fonti rinnovabili – è scritto nella nota - ma le centrali maggiormente inquinanti sono a carbone o paradossalmente sono gli impianti che godono delle incentivazioni per le rinnovabili”.
La denuncia di WWF Italia è circostanziata e punta il dito sulla centrale di Cerano: “molte centrali a carbone funzionano con efficienze molto modeste. Dei giganti inefficienti come la centrale di Brindisi sud, di Enel, che da sola assorbe ben oltre il 10% di tutte le quote di emissione disponibili per il settore termoelettrico”. Ed in effetti, scorrendo la tabella proposta dal WWF, desta impressione che la centrale di Brindisi Sud nel 2005 sia la capofila nella quantità di emissione di Co2 (15.341.552 di tonnellate) distanziando enormemente la seconda nella speciale classifica (lo stabilimento Edison di Taranto - 9.998.889 di tonnellate di Co2 emesse).

Il grido dall’allarme di WWF Italia si sposta, poi, sulle nuove tecnologie che non riescono a diminuire la quantità di anidride carbonica emessa, ma solo a ridurre le emissioni di alcuni dei gas come gli ossidi di zolfo. Infatti dai risultati della ricerca in questione risulta che “la centrale a carbone più moderna continua a emettere CO2 in misura più che doppia rispetto a quella di una centrale a ciclo combinato a gas di pari potenza“. Le moderne centrali a carbone- sostiene a chiare lettere WWF Italia - continuano ad essere tra le principali responsabili delle emissioni di mercurio, arsenico e di polveri fini”.

L’inchiesta di WWF Italia giunge nell’immediata vigilia della definizione del secondo piano di allocazione di quote di emissione da assegnare agli impianti termoelettrici esistenti e nuovi nel panorama energetico nazionale nel periodo 2008-2012.
Alla luce dei risultati dell'analisi, il WWF chiede che tali quote vengano assegnate in base ad un principio che premi quegli impianti che emettono molto meno CO2 a parità di kWh prodotto.
''Solo l’applicazione rigorosa della direttiva europea 87/2003- ha dichiarato Michele Candotti, Segretario Generale del WWF Italia - può portare l’Italia a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, la strada da percorrere passa attraverso la riduzione della generazione a carbone, lo sviluppo delle rinnovabili, i risparmi energetici e la generazione distribuita. E’ necessario che gli operatori del settore termoelettrico siano spinti ad innovare le tecnologie ed offrire soluzioni compatibili con l’emergenza clima. Ed è fondamentale che questo avvenga a costi ambientali noti e pienamente contabilizzati’’.
“Gli obiettivi del 2008-2012 sono solo una tappa per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici, negli anni a venire gli obiettivi di riduzione delle emissioni dei paesi maggiormente responsabili, e l’Italia è tra questi, saranno molto più stringenti. L’Unione Europea stessa ha indicato per il periodo post 2012 un obiettivo di riduzione del 15-30%.
Enel è avvisata.

Su Brundisium.net:
Centrale Federico II, Energia in Gioco: Enel premia le scuole


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