400 Kg di marijuana sequestrati e due trafficanti arrestati. E’ questo il grande contributo offerto dalla Questura di Brindisi al “Progetto Pusher”, un intervento coordinato dal Servizio centrale operativo che ha concentrato le attività delle Squadre mobili nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’intervento straordinario, che ha visto operare all’unisono gli uffici investigativi della Polizia di Stato, supportati da Commissariati, Polizia scientifica, cinofili e Reparti prevenzione crimine ha avuto nel brindisino uno dei maggiori successi operativi.
All’interno di un rudere di contrada Sbitri è stato scoperto un vero e proprio covo della droga proveniente dal Paese delle Aquile.
L’operazione è direttamente connessa al recente ritrovamento di circa 200 Kg di marijuana in località Giancola e le seguenti perquisizioni operate nelle zone circostanti.
E così, giunti nei pressi di un immobile di Sbitri, gli agenti hanno notato due soggetti che, alla vista dei poliziotti, hanno tentato la fuga.
La mossa ha ovviamente insospettito gli uomini della Sezione Antidroga che hanno immediatamente perquisito il locale, trovando balle di marijuana per il peso complessivo di circa 394 chilogrammi.
Nel frattempo, altri agenti si sono occupati di fermare ed arrestare i due uomini, il 39enne Arben Ismaili ed il 28enne Nezir Vokrri, di nazionalità albanese.
Nel corso dell’operazione M.C., 52 anni di Brindisi, è stato denunciato per favoreggiamento.
Secondo le prime stime la droga, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di circa 300mila euro
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