Nella puntata scorsa ho scritto sulla necessità di assicurare all’organismo il necessario calore per lo svolgimento ottimale delle funzioni biologiche. Le temperature fredde non sono ideali per la specie umana perché il suo corpo non è strutturato per contrastare il freddo. La nostra pelle non è sufficientemente coibentante perché ci siamo sviluppati in un habitat tropicale/equatoriale. Pertanto, allontanandoci da quel nostro habitat primitivo naturale, dobbiamo escogitare metodi di adattamento efficaci contro il freddo.
I metodi principali per contrastare il freddo sono: il movimento, il sole e il fuoco, i vestiti, il cibo caldo e sostanzioso, l’uso di saune e apparecchi ad infrarossi. Il movimento (sia sportivo che da lavoro) è il modo più semplice e più efficace per riscaldarsi. Se il movimento è tale da procurare sudore ha anche un’azione disintossicante perché stimola l’eliminazione di veleni volatili tramite un aumento della respirazione e, se sono solubili, tramite il sudore.
Il sole e ogni altra fonte di calore sono mezzi usuali per contrastare il freddo. Gli anziani si espongono con piacere al sole, al riparo da correnti d’aria, quando cominciano ad abbassarsi le temperature. Invece, i bambini amano giocare quasi svestiti nella neve piuttosto che starsene fermi al sole. Potremmo misurare il livello di salute/energia di un individuo dal suo livello di sopportazione del freddo.
A partire da questa esposizione, nei prossimi articoli approfondirò le varie strategie che ci possono difendere dal freddo. Sono consapevole che certe nozioni sono scontate ed alla portata di molti ma, nonostante ciò, forse perché troppo evidenti, non vengono prese in considerazione nella vita pratica. Per esempio, tutti sanno che muovendosi la circolazione aumenta e contestualmente anche la temperatura del corpo. Eppure, la maggior parte delle persone affrontano il primo freddo indossando vestiti più pesanti piuttosto che facendo attività fisica.
Il vantaggio del movimento, rispetto alle altre modalità di protezione dal freddo, è che il calore prodotto da esso nel corpo dura più a lungo. Pertanto, se facciamo un’attività costante, per esempio, un’ora al giorno, possiamo assicurarci calore per tutta la giornata. Inoltre, il movimento costante è vantaggioso anche per il benessere delle articolazioni, per una buona digestione, per normalizzare le funzioni intestinali, per proteggere e stimolare l’attività cerebrale e nervosa, ecc.
Ovviamente, non bisogna esagerare nel praticare l’esercizio fisico sia che lo si faccia per lavoro che per attività agonistica o sport amatoriale. Il corpo ha i suoi limiti e, spesso, li oltrepassiamo mettendo a dura prova le capacità di recupero dell’organismo. Bisogna ricordarsi che tutte le funzioni del corpo si devono esprimere nelle due fasi, di attività e di riposo, in costante equilibrio. Se troppa attività provoca lesioni articolari e muscolari, eccesso di acido lattico che è causa di infiammazioni e dolori, affaticamento del cuore, ecc., nondimeno l’eccesso di sedentarietà non è meno nocivo in quanto il rallentamento circolatorio, l’immobilità delle articolazioni e il diminuito drenaggio delle scorie è causa di infiammazioni croniche ed alterazioni organiche.
Sono consapevole, inoltre, che non tutti possono fare esercizio fisico attivo. Malati gravi, portatori di handicap fisici, anziani, obesi, ecc. Per tutti costoro consiglio, invece, l’esercizio passivo cioè i massaggi. Secondo me, poiché il movimento è una necessità biologica, per tutti coloro che sono impediti a fare esercizio fisico autonomo il SSN dovrebbe garantire gratis ogni mezzo utile sostitutivo.
(Continua)…
Rocco Palmisano
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